(precedentemente pubblicato su Periodico Italiano Mag, Numero 0 – Settembre 2012. Scaricabile gratuitamente qui: http://www.periodicodaily.com/magazine/Periodicomag_numero0_ottobre2012.pdf)
“The Innocence of Muslims” il film girato negli USA e diffuso su internet che ha scatenato l’ira del mondo islamico, perché ritenuto blasfemo, dopo essere stato la principale causa dell’attentato ai danni dell’ambasciata Americana a Bengasi dello scorso 11 Settembre 2012, torna prepotentemente a far discutere.
In realtà, il caso del film blasfemo sarebbe un semplice pretesto per mettere in atto una strategia di censura già prevista da tempo che mira a creare un web indipendente da tutto il resto del mondo.
Dopo la scoperta di un malware chiamato Stuxnet, creato per ostacolare il nucleare iraniano e la conseguente scelta di trasferire tutti i dati sensibili su dei server ‘offline’ per preservarli da eventuali nuove infiltrazioni di questo tipo, il governo iraniano concluderebbe così la sua opera di isolamento dall’occidente filtrando tutti i contenuti provenienti da Google e censurando, come già fa, tutti i siti dissidenti.
Un internet scollegato dal resto del mondo, dunque, dal quale si potrà accedere solo dall’Iran probabilmente a partire già dal 2013. Attualmente, comunque, in Iran è ancora possibile collegarsi a siti internazionali e, nonostante i continui controlli, chi vuole accedere ai siti oscurati può farlo utilizzando dei proxy che generano diversi indirizzi ip riuscendo così a bypassare la censura.
Il membro della commissione comunicazioni del parlamento iraniano Mohammad Soleimani, dal canto suo conferma l’intenzione di Teheran di creare un web autarchico ma, dichiara, «Tagliare l’accesso a Internet non è assolutamente possibile o auspicabile. Sarebbe come se decidessimo di imporci delle sanzioni da soli; non sarebbe logico».