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Intervista a Monica Setta: “Talk usurati, serve lo stile della Bbc. Nel pomeriggio di Rai 2 occorrono professionalità più mature”

E’ di domenica scorsa la “tweet-polemica” che ha visto protagonista Monica Setta, giornalista ed ex conduttrice de “Il fatto del giorno”, che ha preso di mira il modo di fare informazione nei contenitori domenicali della tv di Stato, su tutti “L’arena” di Massimo Giletti e “In mezz’ora” della Annunziata. Secondo la giornalista Rai, i due talk sarebbero inadeguati a “stare sulla notizia” e ad affrontare una diretta quando gli eventi, come quello della sparatoria a Palazzo Chigi, lo richiedono ma bravi, però, a “filosofeggiare e fare markette ai giornalisti”. Abbiamo cosi deciso di contattare direttamente Monica Setta per farle qualche domanda sui talk-show e la tv in generale: un secco “no comment” da parte sua è arrivato alla domanda su Simona Ventura (che le aveva dato della raccomandata nel 2010). La giornalista, che adesso è impegnata su Rai Gulp in veste di autrice, ha gentilmente risposto alle domande in maniera molto più misurata rispetto ai toni usati sul popolare social network.

Ha definito i Talk Show “anacronistici”, qual è oggi, secondo lei, il miglior modo di fare informazione politica in tv per il servizio pubblico?

La formula del talk show politico si è usurata. Oggi l’informazione si fa alla maniera delle ” All news” BBC style, vari collegamenti, notizie real time, approfondimento serio sulla base dei fatti separati dalle opinioni. In Italia si intervistano giornalisti mentre il cronista deve fare il suo mestiere cioè portare notizie.

Su “twitter” domenica scorsa si è scagliata contro l’informazione targata Rai ed ha consigliato al nuovo Presidente del Consiglio, Enrico Letta, di tenersi lontano dai “Talk Show da regime”. Eppure lei di talk show ne ha condotti tanti, oltre che parteciparvi in veste di opinionista, perché li definisce solo oggi “Talk show da regime”?

Non erano attacchi personali, non ho nulla contro le persone semmai contesto il metodo come sopra.

Ha attaccato duramente Massimo Giletti dicendo, in sostanza, che la sua “Arena” fa informazione di regime. Si parla di lui di un talk politico al mercoledì sera oltre all’impegno domenicale, che ne pensa?

Auguri a Massimo Giletti, ho lavorato nella sua stessa domenica in per 4 anni, ma lo conosco pochissimo.

Cosa risponde a chi dice che le sue critiche sono solo frutto d’invidia?

Sono affermazioni così banali che si commentano da sole.

Nel suo programma “Storie di Ragazzi e di Ragazze” appena terminato su Rai Gulp, si parla, tra le altre cose, anche di “meritocrazia”. Quante possibilità ci sono oggi di lavorare in Rai presentando un semplice curriculum?

Poche, ma se i vertici Rai metteranno mano alla formazione, si potrà tornare al merito.

Ha mai raccomandato qualcuno nel corso della sua carriera? E lei è mai stata raccomandata?

Ho segnalato molti ragazzi che poi hanno fatto carriera con le proprie gambe. E ho sempre tenuto aperta la porta dei miei programmi a chi bussava pur senza essere stato raccomandato da nessuno.

“Il Fatto del Giorno” aveva una media del 10% di share e toccava i 2 milioni di telespettatori. Lorena Bianchetti e Caterina Balivo non si sono neanche lontanamente avvicinate ai risultati che faceva lei nella stessa fascia oraria: sarà stata una grossa soddisfazione, oltre che una bella rivincita, per lei…

Nessuna rivincita. Per quella fascia del daytime ci vogliono professionalità più mature e ricette più complesse.

Come giudica la “nuova” Rai guidata da Gubitosi e Tarantola?

I vertici Rai sono partiti bene, ora mi sembrano fermi. Vedremo nel futuro.

Nel libro “Senza Bavaglio” lei non risparmia nessuno e rivela tutti i segreti della Tv di Stato: ha messo nero su bianco queste rivelazioni per il bene dell’azienda per la quale lavora o si è semplicemente voluta togliere dei sassolini dalle scarpe?

Il libro racconta la mia storia, piccolo contributo alla discussione più grande.

Cosa l’ha divertita di più: l’imitazione di Gabriella Germani o scoprire di essere “la più amata dai camionisti italiani”?

Mi diverto con le cose autentiche. Le manipolazioni di qualunque natura mi lasciano indifferente.

(Intervista Excite del 02/05/2013)

giovannimercadante:
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