Sembrava uno di quegli episodi distopici della serie Netflix “Black Mirror” ma in realtà era il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che, umiliandosi, ammetteva pubblicamente di aver cornificato la moglie con Maria Rosaria Boccia in access prime time, in una “esclusiva” TG1 manco fosse un falò di confronto di Temptation Island.
In sintesi, lui stava per dare un incarico istituzionale alla sua amante, la moglie deve averlo scoperto e Genny glielo ha revocato in extremis.
Lei – l’amante- ha iniziato a vendicarsi pubblicando sui social la qualsiasi cosa potesse metterlo in cattiva luce. Ci è riuscita al punto che ora tutti ne chiedono le dimissioni. Ma figurati se si dimette con tutti quelli che avrebbero dovuto farlo prima di lui e per motivi molto più gravi (tipo far fermare un Frecciarossa, o accuse varie di falso in bilancio).
E c’è chi grida al complotto: “chi c’è dietro la Boccia?” I poteri forty? I comunisti? Ma chi ci deve essere? Al massimo il social media manager licenziato da Sangiuliano che aspira a diventare il nuovo Ministro della Cultura.
Il poro Genny durante l’Intervista ha giurato che nemmeno un euro di soldi pubblici è stato speso per la signora Boccia. Ma in compenso quelli del Canone Rai sono serviti affinché il Ministro chiedesse scusa alla moglie e a Giorgia, per aver messo in imbarazzo il Governo con la voce rotta dall’emozione.
In tutto questo l’amante, ferita, promette nuove rivelazioni costringendoci a refreshare di continuo il suo profilo IG (che ovviamente ha raddoppiato i follower in due giorni) ogni due minuti.
Il viaggio dei sentimenti continua…
De Filippi, prendi appunti.