Tutte le volte che Rula Jebreal è stata l’unica donna ospite in tv (solo nell’ultimo anno)

«7 ospiti, solo una donna! Come mai?? Con rammarico devo declinare l’invito, come scelta professionale non partecipo a nessun evento che non implementa la parità e l’inclusione»

Con queste parole Rula Jebreal ha liquidato l’invito che Diego Bianchi e i suoi autori le avevano rivolto per prender parte alla puntata di Propaganda Live di venerdi 14 maggio 2021 .

Per la giornalista che, evidentemente, non ha mai visto un solo minuto di questo programma, Zoro e co. non rispettando le cosiddette “quote rosa” non sono inclusivi e paritari e quindi non “meritano” la sua presenza in qualità di ospite. Una conclusione davvero superficiale con la quale si può essere d’accordo o meno ma che la Jebreal è liberissima di fare anche se da una donna come lei ci si aspettava un minimo di professionalità in più.

Dare forfait ad una ospitata televisiva attraverso un commento polemico sui social, infatti, sembra piuttosto pretestuoso e serve solo ad alzare inutili polveroni, non di certo a far riflettere sulla “sottorappresentazione femminile nei media italiani“. Soprattutto se l’attacco è diretto ad una (se non l’unica) trasmissione televisiva che è la più inclusiva di sempre vincitrice anche del Premio “Diversity Media Awards” e ospitata tra l’altro su una rete, La7, dove l’intero day time è donna. Da Omnibus a Otto e Mezzo passando per l’Aria che Tira e Tagadà.

Le ospitate in tv dove la Jebreal era l’unica donna

Quello che da sempre ci si aspetta quando si abbraccia una battaglia del genere è un minimo di coerenza e, in questo, la Jebreal non è stata di certo una campionessa, almeno nell’ultimo anno appena trascorso.

Tralasciando la sua partecipazione ad un Sanremo 2020 nato sotto il segno della polemica del “passo indietro” delle donne, sono diverse le trasmissioni in cui la brava giornalista è stata l’unica ospite donna in mezzo a tanti uomini.

Basta infatti una veloce ricerca sul web per scoprire che nella puntata del 9 aprile 2020 di Piazzapulita, Rula Jebreal era l’unica donna ospite assieme a Enrico Letta, Alessandro Vespignani, Carlo Calenda, Luca Ricolfi, Antonio Padellaro, Alessandro Sallusti, Silvio Garattini, Francesco Le Foche, Maxime Mbandà, Antonio Misiani, Luigi De Magistris, Luca Ricolfi, Giordano Riello, Filippo Moroni, Stefano Massini.

E che dire di Atlantide, il programma di Andrea Purgatori del mercoledì di La 7 dove il 20 gennaio 2021 la giornalista e scrittrice palestinese è stata ospite insieme a Furio Colombo, Alan Friedman, Gerardo Greco?

Non solo: sempre ad Atlantide, appena un mese fa, era il 21 aprile 2021 è stata ospite insieme a Guido Silvestri, Silvio Garattini, Christos Christou.

A Che Tempo che Fa nel 2019, invece, non si sarebbe dovuta accomodare sul famoso tavolo secondo la sua scelta professionale.

E chissà che andando ancora più indietro nel tempo non si riescano a trovare altre trasmissioni simili.

Dobbiamo dire, per questo, che Piazzapulita e Atlantide sono trasmissioni “maschiliste”? Certo che no. Si tratta semplicemente di scelte editoriali come lo sono quelle di Propaganda Live che aveva chiamato la Jebreal per la sua competenza su un tema di strettissima attualità. Lo ha spiegato bene Bianchi nella sua replica di questa sera.

La replica di Diego Bianchi a Rula Jebreal

Chiamiamo una persona in trasmissione perché è competente, non per il sesso. Chiudo dicendo che l’episodio è spiacevole perché avevamo chiamato Rula Jebreal non in quanto donna. Ci sembrava la persona migliore, per storia e competenze, per intervenire. Mi dispiace, qui saremo tutti uomini e non ci sarà nessuno a parlare di Palestina con quell’approccio che avremmo voluto condividere.

Qui il video completo

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