Le finissime analisi politiche al ‘Bar dei Social’

Sempre interessante leggere le finissime analisi politiche al “Bar dei Social” di una tornata elettorale.

Tutti ignoranti”, “Ve lo meritate”, “in che mani siamo” …che tralasciano sempre quel piccolissimo -ma piccolo eh- particolare che viviamo in una democrazia. Alla quale, puntualmente, quando vince quella parte politica che non ci aggrada, si diventa un pochino allergici.

Tutti democratici, liberisti, progressisti e “de sinistra”, fino ad allora. Poi subito, improvvisamente, la colpa è dellagggente che non kapisce niente1! E che “è ignorante!!11!” Una roba talmente populista che in confronto Grillo pare Churchill.

E accade con tutti: centro, destra, sinistra, 5 stelle, potere al popolo (esiste ancora potere al popolo?).

Mai una volta che chi perde una competizione elettorale faccia auto-critica ponendosi due domande: «magari avrò sbagliato la comunicazione?»; «invece di attaccare l’avversario e fare insinuazioni di bassissimo livello, senza alcuna prova, potevo parlare di programmi?».

Niente: se perdi la colpa è, nell’ordine: dell’elettore che non capisce niente, dei padrini e padroni, del voto di scambio, dei social, di chissà quale potere occulto dietro le quinte, della mafia …perché, «signora mia, diciamocelo noi siamo duri e puri, siamo dalla parte della legalità, rispettiamo sempre le regole…», salvo poi violare il silenzio elettorale.

Trattare gli elettori come degli utili idioti per ottenere il loro voto e guardarli con la puzza sotto il naso, dall’alto in basso, quando quel voto non ve lo danno, non è una strategia vincente perché o prima o poi vi presenteranno il conto nella cabina elettorale.

L’espressione del voto è un esercizio democratico che va rispettato, sempre e comunque e, quando il risultato non ci piace, tocca farsene una ragione.

È la democrazia, bellezza!