Dal numero 1 al numero 3306 sono passati ben 70 anni (no, non li ho tutti purtroppo), con Topolino ho imparato a leggere e ad amare la lettura.
Buona parte dei soldi della famosa “paghetta” settimanale venivano spesi tutti per questo fumetto che collezionavo e custodivo gelosamente.
Andare il mercoledì in edicola, per anni, è stato quasi una sorta di rito.
Poi si cresce, cambiano gli interessi e di conseguenza le letture ma Topolino (e gli altri fumetti delle collane Disney) – anche se non settimanalmente – è stato sempre sul mio comodino.
Una sorta di punto fermo (certo, non l’unico), una certezza, un compagno di viaggio attento alla realtà e al periodo storico che lo circonda, mai banale e mai “vecchio”, sempre al passo coi tempi. Chi legge o ha letto almeno una volta Topolino sa che è così.
Tanti auguri Topolino magazine! E se qualche politicante di turno ti cita con disprezzo come esempio negativo non te la prendere: tu da 70 anni sei sempre sulla cresta dell’onda loro, tra 10, non se li ricorderà più nessuno.