Repetita Facebook: che noia!

In soli 3 minuti di permanenza su Facebook, questa mattina, ho letto una ventina di volte che ho guadagnato 0,70€/cent dal taglio dei vitalizi (non sapevo che in Italia ci fossero 60 milioni di pensionati ma soprattutto non sapevo che venissero redistribuiti ad ogni cittadino); una quindicina di volte che Rita Pavone ha osato fare un tweet contro i Pearl Jam (come se questi ultimi, con Trump, possano farci la morale sull’accoglienza); 10 selfie in palestra, 6 album del compleanno della nonna/comunione della cuggina, foto di coppie felici in vacanza (che felici non sono) random qua e là, 5 post sull’imminente ritorno del fascismo in Italia, altrettanti post di stampo leggermente fascista, 3buongiornissimo kaffèèèè?”.

Facebook sta diventando un posto terribilmente ripetitivo e noioso. Sarà per questo che secondo i dati di eMarketer il social di Mark Zuckerberg negli USA, sta perdendo molto velocemente gli utenti tra i 12 e 17 anni a favore del fratello minore Instagram.

E in Italia, anche se non è stata fatta una ricerca in merito, la tendenza sembra essere la stessa. Sarà la presenza massiva di 50enni che non sanno utilizzare il social (a proposito segnalo la pagina “La piaga dei 50enni sul web” se volete farvi quattro risate), sarà l’aria da perenne campagna elettorale che sta diventando insopportabile dove i vari tifosi politici si vomitano addosso bile dalla mattina alla sera con conseguente indignazione, sarà. Ma io non riesco più a trovare nulla di davvero interessante.

Mi piacerebbe leggere storie, momenti di vita non banali, … Quel qualcosa in più, quel valore aggiunto che uno strumento come Facebook dovrebbe darti e che invece è diventato lo sfoggio di momenti che dovrebbero rimanere privati, dall’ecografia del figlio in arrivo ai momenti di coppia.