Il ‘#doposilvio’

Silvio è andato a casa ed il “governo tecnico” dei banchieri (oserei dire imposto dalla BCE) è alle porte.

Piaccia o meno Mr B. ha segnato un’epoca: c’è chi lo ha amato e chi lo ha odiato. C’è chi ieri sera ha stappato spumante e festeggiato e chi questa mattina s’è svegliato col sorriso (piuttosto triste come cosa se per svegliarsi col sorriso occorra che si dimetta un politico).

foto © La Stampa

Ma cosa ci sarà da festeggiare?

Sono profondamente convinto che le persone che si sono riunite ieri sera attorno ai palazzi del potere per festeggiare ed assistere alla caduta del “berlusconismo” non rappresentino per niente l’Italia, ma solo una parte di essa. Quella politicamente schierata. I veri indignati non festeggiano, chi soffre davvero la crisi (e la fame) non va a brindare con lo spumante e a riprendere con uno smartphone da 700 euro cio’ che accade in questa o in quella piazza: dal lancio di monetine ai cori “dimissioni,dimissioni”. Facile salire sul carro dei vincitori quando l’avversario è già bello che sconfitto, ma prima? dov’erano questa manifestazioni ‘improvvisate’ sotto ai palazzi del potere? Gli indignati, quelli senza lavoro, i precari, quelli, come me, stanchi dell’intera classe politica attuale, non festeggiano una sconfitta. Perchè è questa che è stata: una sconfitta. Nostra, non loro. Con “le pezze ar culo” eravamo e con le pezze ar culo” rimaniamo.

Non c’è nulla da festeggiare, specie dopo le inquietanti premesse che sono emerse negli ultimi giorni riguardo al (probabile) futuro Premier. Non sarà un governo solo ‘Goldman Sachs’ (per saperne di più provate a ‘googlare’) Draghi-Monti-Napolitano: a mettere le “mani in pasta” nel nuovo governo ci sarà anche il Vaticano. Vaglielo a dire tu a quelli che facevano i trenini ieri sera…

Un pensiero va a coloro che insieme alle dimissioni di Silvio hanno perso anche la loro ragione di esistere: il Popolo Viola, ad esempio, il paladino della libertà d’informazione Michele Santoro che adesso dovrà trovarsi un nuovo nemico con cui polemizzare; i comici che hanno campato per anni e anni sulle gesta del cav. Chi prenderanno di mira adesso? Che ne sarà dell’enterteinment televisvo? A chi chiederanno Tonino Di Pietro e Pierlu Bersani di “dimettersi”? oh ragassiii…qui si mette male!! Adesso non si potrà più dare la colpa a Silvio. Non ci sono più alibi, niente capri espiatori. Mo so cazzi!!

E’ finita un’epoca (finalmente).

Berlusconi si è riuscito a mandarlo a casa, ma con la stessa verve, con la stessa rabbia perchè non chiediamo a tutti di andare a casa e fare un passo indietro?

Ci vorrebbe proprio una ventata di novità e di gente nuova. Magari anche giovane.

 

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